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Marzo 2022 la quarantena non è più richiesta per raggiungere l’Italia

Finalmente dal 1 marzo, i cittadini italiani e tutti coloro che viaggeranno dalla Georgia all’Italia, non saranno più sottoposti al periodo di quarantena richiesto al loro arrivo anche se vaccinati.

Il viaggiatore dovrà essere munito di pcr test valido 72 ore oppure di green pass che evidenzia il ciclo vaccinale eseguito con i vaccini riconosciuti da EMA.



L’applicazione e-health rilasciata in Georgia è riconosciuta in ambito europeo e pertanto in Italia per superare i relativi controlli in merito.

Il viaggiatore se vaccinato in Georgia, può altresi recarsi al Service Public Hall (Iustizi Sakli)  per richiedere gratuitamente il certificato di vaccinazione con il qr code stampato qualora abbia problemi con l’uso dello smartphone.



Per ogni ultriore dettaglio sempre meglio visitare il sito ufficiale viaggiaresicuri.it

 

Come ottenere il green pass in Italia con il vaccino effettuato in Georgia

Finalmente la vaccinazione ha preso ritmo in Georgia con la possibilità di vaccinarsi anche con Pfizer.

La Georgia ha iniziato la sua campagna vaccinale proponendo cronologicamente Sinopharm, Astrazeneca, Sinovac e infine da luglio 2021 è disponibile Pfizer.

Come noto i vaccini Sinopharm e Sinovac non sono al momento riconosciuti in EU e questo pone problemi a chi vaccinatosi in Georgia come in altro paese estero, deve ritornare  in Italia e  non può accedere a molteplici servizi senza ottenere il Green Pass.

Chiaramente facendo un tampone a proprie spese, il Green pass si ottiene ugualmente ma con la validità effimera di sole 48 ore, utilizzabile pertanto per un periodo limitato ma non certo per poter effettuare una vita normale.

Cosa dovrebbero fare coloro che residenti in Georgia hanno invece concluso il ciclo vaccinale con Astrazeneca o Pfizer e sono in procinto di partire per l’Italia?

Prima di tutto, vaccino o non vaccino, consultare il sito ufficiale viaggiaresicuri.it per le eventuali restrizioni in arrivo in Italia dalla Georgia (lista E) che al momento richiedono compilazione del formulario online di localizzazione dPLF, presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto ai controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia.

All’arrivo sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’indirizzo indicato sul dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato. Al termine dei dieci (10) giorni di isolamento fiduciario, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone. Altresì è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione.

Quindi all’arrivo potreste essere vaccinati con qualsiasi prodotto ma questo non esclude la quarantena come sopra riportato.

Cosa fare prima della partenza dalla Georgia?

E’ necessario ottenere il certificato vaccinale rilasciato dall’autorità locale. Il certificato deve riportare i seguenti contenuti: dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita); dati relativi al vaccino (denominazione e lotto); data o date di somministrazione del vaccino; dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).

Dove si ottiene il certificato vaccinale a Tbilisi?

Il certificato vaccinale a Tbilisi si ottiene dopo aver completato il ciclo vaccinale recandosi presso il PSH (public service hall) con il proprio documento, carta d’identità georgiana o passaporto italiano. Per questa rischiesta non viè obbligo di prenotazione ma è sufficiente recarsi direttamente. Si ritira il numero di attesa alla reception e Vi rilasceranno gratuitamente il documento redatto in georgiano e inglese. Sarebbe opportuno per ovviare a malintesi richiederne traduzione in italiano con apostilla a un costo minimo.

Cosa fare all’arrivo in Italia?

Una volta in Italia, espletate se richieste le restrizioni sopra riportate, è necessario portare il documento (certificato vaccinale), insieme alla tessera sanitaria o al codice fiscale e al documento d’identità, in una delle sedi dell’Asl di competenza territoriale per procedere con la richiesta del Green pass.

Monitoro costantemente le fonti ufficiali e le procedure in loco che vista la situazione possono mutare in tempi brevi. Pertanto invito a postare nei commenti qualsiasi variazione utile e a verificare le info riportate secondo le norme in vigore sia in Italia che in Georgia, regione per regione.